I falsi miti
Davvero il latte protegge dall'osteoporosi?
L'osteoporosi è un disturbo caratterizzato dalla diminuzione della densità ossea con conseguente deterioramento della microarchitettura dell'osso fino a portare a fratture più o meno importanti.
E' una malattia molto diffusa e può colpire persone di tutte le etnie e di ambo i sessi anche se nelle donne risulta più spiccata nel post menopausa a causa del calo degli ormoni femminili (estrogeni). Un elemento essenziale nella prevenzione dell'osteoporosi è il raggiungimento del normale picco di massa ossea che si manifesta tra i 20-30 anni di età. Un'alimentazione adeguata, un adeguato apporto di calcio e vitamina D, cicli mestruali regolari e un programma di esercizi ben bilanciato sono elementi essenziali per raggiungere il picco di massa ossea. In menopausa le donne subiscono una perdita ossea accelerata proprio a causa del calo estrogenico.
E' credenza comune che il consumo di latticini migliori l'apporto di calcio al punto di incidere sulla salute dell'osso ma questo non è assolutamente vero perchè questi alimenti sono ricchi anche di Fosforo il quale complessa (lega) il calcio e impedisce la sua assimilazione a livello intestinale e per tale motivo è INUTILE il consumo di latte per migliorare l'osteoporosi, è invece importante valutare l'integrazione con 1,25-diidrossicolecalciferolo (Calcitriolo o Vit.D3) + Citrato di Calcio e Vitamina K2.

Le uova incidono sul colesterolo?
Le uova spesso vengono incriminate di colpe che non hanno, anzi vengono indicate come i principali colpevoli dell’aumento del colesterolo nel sangue. Sappi che non esistono studi sperimentali, clinici ed epidemiologici che dimostrino il loro coinvolgimento nello sviluppo delle ipercolesterolemie.
Ci sono evidenze scientifiche che le considerano tra gli alimenti a più alto valore biologico, soprattutto il tuorlo visto il suo alto contenuto in proteine che varia dal 15 al 20% seguito dall'albume.
Il tuorlo viene spesso scartato per lo spauracchio del suo elevato contenuto lipidico però non bisogna dimenticare che contiene ferro, vitamina D3, vitamina A e vitamine del gruppo B.
Per un corretto consumo di questo alimento bisognerebbe evitare di consumarlo sodo preferendolo alla coque o in padella con un filo d'olio di oliva per 2-3 minuti o anche in purgatorio.

Solo il consumo di carne contribuisce all'aumento dell'iperuricemia (gotta)?
La gotta è uno stato patologico associato al deposito di acido urico a livello delle articolazioni (tutte nessuna esclusa). Quando la sua concentrazione a livello ematico è alta comporta una serie di disagi causando dei forti dolori.
Quando i livelli di acido urico aumentano la prima cosa che si tende a fare è sconsigliare in maniera perentoria il consumo di carni a causa del loro elevato contenuto in purine (costituenti essenziali del DNA e RNA), peccato che queste molecole siano presenti in ogni alimento e si liberano ogni qualvolta i nostri tessuti vanno incontro ad un turnover cellulare (fisiologico o patologico che sia).
Nell’ultimo decennio è stata raggiunta una conoscenza più ampia sui fattori dietetici associati all’iperuricemia e alla gotta. Infatti non solo le carni rosse ma l'obesità, bevande alcoliche, l'eccessivo uso di fruttosio, bevande zuccherate e l'abuso di alcuni farmaci (che comprendono anticoagulanti e alcuni diuretici che competono a livello renale con i canali che consentono l'eliminazione dell'acido urico) vengono associati all'iperuricemia.
Il consumo di legumi e le verdure ricche di purine sono stati definite come fattori protettivi contro l'iperuricemia vista la loro capacità di rendere "basiche " le urine.
L’adozione di abitudini alimentari più sane può contribuire ad una migliore gestione dell’uricemia e anche ad una riduzione delle patologie ad essa associate.

Eliminare l'olio di oliva fa dimagrire?
Spesso chi decide di intraprendere un percorso alimentare la prima cosa che fa è quella di togliere l'olio o di sostituirlo con altri di indubbia provenienza oltre che di poco valore nutrizionale con la speranza di ridurre il contenuto calorico per velocizzare il processo di dimagrimento.
Tuttavia questa scelta è alquanto sciagurata oltre che inutile.
Si ingrassa solo abusando in modo nettamente superiore rispetto a quello che viene indicato nei piani nutrizionali per cui l'olio EVO no, non fa ingrassare e ha effetti protettivi sul sistema cardio vascolare oltre ad essere un potente sequestrante dei redicali liberi!
Gli oli di oliva hanno dimostrato di essere più resistenti all'ossidazione rispetto ad altri grassi vegetali principalmente grazie al loro profilo di acidi grassi (FA) ricco in acido oleico e al loro alto contenuto di antiossidanti principalmente fenoli e tocoferoli, motivo per cui possono essere usati tranquillamente anche per cucinare!
